San Simpliciano
San Simpliciano, conosciuto anche come Simpliciano di Milano (Beverate, 320 circa - Milano 401 circa),
fu arcivescovo di Milano dal 397 fino alla sua morte, succedendo nella cattedra episcopale a sant'Ambrogio.
Questo eccezionale catechista è cristiano fin dalla giovinezza. Dopo anni di studi classici e di viaggi
viene ordinato sacerdote, e diventa famoso quando converte al cristianesimo uno degli intellettuali
più illustri del tempo: Caio Mario Vittorino.
A Milano lo troviamo nel tempo in cui Ambrogio vi risiede ancora come governatore civile di quasi tutta
l'alta Italia. E qui rimane per sempre, aiutando il vescovo Ambrogio con la sua preparazione teologica ed
esegetica, e influendo col suo prestigio sull'ambiente culturale della città.
Ma fu anche maestro di un altro santo, Agostino di Ippona; l'intellettuale africano, estraneo al cristianesimo,
si è già fatto un nome in Milano come professore, quando lo raggiunge la "chiamata",
la spinta a seguire Cristo. Nelle sue Confessioni egli dirà che il Signore stesso lo ha indirizzato a
Simpliciano; preparato da lui, Agostino riceve il battesimo dal vescovo Ambrogio nel 387.
Il vescovo Ambrogio muore il 4 aprile 397, dopo aver indicato come successore proprio Simpliciano, ormai
vicino agli ottant'anni. "È vecchio, ma buono", avrebbe detto Ambrogio morente, e così
Simpliciano gli succede, per un episcopato di circa quattro anni, sul quale abbiamo poche notizie.
Sappiamo che era in corrispondenza col pontefice Anastasio I, con vescovi d'Africa e della Gallia; ma non
ci sono scritti suoi in argomento.
La data esatta della sua morte ci è sconosciuta. Simpliciano viene subito venerato come santo,
e il suo corpo trova sepoltura a Milano, nell'atrio della basilica virginum che sarà poi per sempre intitolata al suo nome.
Tratto dal sito "www.santiebeati.it" - Autore: Domenico Agasso